Gli esseri viventi che popolano la Terra sono tutti collegati fra loro, come racconta l’Albero della biodiversità, una grande installazione multimediale che apre il viaggio nel mondo degli animali.
Le esposizioni zoologiche permettono di percepire la stupefacente biodiversità che ci circonda, un tesoro inestimabile che, oggi, è in pericolo a causa nostra.
Questo viaggio è suddiviso in due mondi: le acque e la terra.
Ci si tuffa nel mondo multiforme e colorato degli invertebrati marini, tra spugne, coralli, crostacei e molluschi come l’incredibile tridacna gigante, per poi immergersi nel blu profondo della grande sala dei vertebrati marini: l’allestimento visivo e sonoro dà l’impressione di nuotare insieme ai grandi abitanti degli oceani. Tra scheletri e tassidermie di delfini, squali, tartarughe e foche spicca l’immenso scheletro di un capodoglio catturato a Zara nel 1767. Sono evidenziati, anche attraverso exhibit multimediali, gli adattamenti e le particolarità che milioni di anni di evoluzione hanno prodotto in questi animali.
Si conclude la prima parte del percorso con una panoramica sugli ambienti lagunari e di acqua dolce, tra i più delicati e in crisi a seguito delle attività umane: qui si trova un esemplare di podilimbo gigante, una specie ormai estinta.
Si emerge sulla terraferma al piano superiore, dove una selva di cilindri trasparenti e luminosi accoglie i visitatori e racconta loro la biodiversità degli invertebrati terrestri e degli insetti in particolare: una incredibile varietà di forme, adattamenti e specializzazioni di ogni genere, come il mimetismo o il parassitismo, ma che a volte non sono comunque bastati a questi animali per sopravvivere alla convivenza con Homo sapiens.
L’ultima parte del viaggio ci porta tra i vertebrati terrestri: la grande sala dei mammiferi accoglie scheletri e tassidermie di ippopotami, felini, lupi, formichieri, orsi e moltissimi altri animali che sembrano camminare insieme ai visitatori. È qui esposto anche lo scheletro di un elefante indiano che morì a Venezia, durante il Carnevale del 1819.
Seguono rettili e uccelli, con due preziosi struzzi della collezione storica.
Il viaggio tra i viventi si conclude con una riflessione e con una missione: il cambiamento climatico, l’inquinamento, il sovrasfruttamento delle risorse stanno oggi provocando l’estinzione di moltissime specie, ad una velocità paragonabile a quella di un’estinzione di massa. Una grande proiezione finale racconta perché sia fondamentale salvaguardare la biodiversità, perché è in pericolo e cosa è possibile fare per poter porre un freno a questo problema.