Il fossile Tridentinosaurus antiquus in esposizione nell’area “Il Tempo profondo” del Museo, è partito oggi alla volta dell’Oxfordshire per una serie di analisi al Rutheford Appleton Laboratory del Harwell Campus.
Più vecchio persino dei dinosauri, questo fossile di rettile simile a una lucertola espatria per essere sottoposto a una nuova tipologia di analisi condotte e supervisionate da Valentina Rossi, ricercatrice presso lo University College di Cork, in Irlanda. Lo studio è parte principale del progetto di ricerca Living with the supervulcano – How Athesian eruptions destroyed and preserved 15 million years of Permian life coordinato da Evelyn Kustatscher del Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige, in collaborazione con il MUSE, l’Ufficio geologia e prove materiali di Bolzano, l’Università di Innsbruck e il Dipartimento di Geoscienze dell’Università di Padova.
Il progetto analizza gli effetti dell’intensa attività vulcanica che ebbe luogo nel distretto Atesino durante il Permiano inferiore, circa 270-280 milioni di anni fa, analizzandone i potenziali effetti sul clima e sugli ecosistemi ed ha lo scopo di comprendere meglio le modalità di fossilizzazione di questo enigmatico ed unico esemplare, che fu intrappolato in una coltre di ceneri vulcaniche.
I risultati preliminari derivati dalle analisi recentemente eseguite sono stati esposti nel poster The return of Tridentinosaurus: new analysis of the soft tissues di Rossi V., Nestola F., Fornasiero Mg., Giusberti L., Bernardi M., presentato al “Paleodays (14) 15-17 giugno 2021”.
Il soggiorno oltremanica durerà almeno un mese poiché, dopo le analisi, il reperto sarà conservato in un luogo adeguato per il tempo necessario a perdere la radioattività acquisita.