Nome scientifico: Panthera tigris tigris
I due esemplari esposti, un adulto e un giovane, sono nati in cattività a “Tiger Experience”, Campolongo Maggiore (VE).
La tigre è il felino vivente più grande e, insieme alla siberiana, quella del Bengala raggiunge le dimensioni maggiori. È un animale solitario, che caccia preferibilmente grossi ungulati e trascina le sue prede in luoghi appartati per divorarle in tranquillità. Può mangiare fino a 18 chili di carne in un solo pasto e poi rimanere a digiuno per parecchi giorni. La tigre è un’ottima nuotatrice e spesso assale durante l’abbeverata delle sue prede.
La specie è presente in una grande varietà di habitat, come praterie, aree boschive, foreste umide, pluviali o di mangrovie. Il mantello a strisce le consente di mimetizzarsi grazie al gioco di luci e ombra tra le erbe alte. Gli esemplari più comuni sono color miele, ma ci sono anche individui bianchi con strisce nere e occhi azzurri, come i due soggetti esposti, e individui ancora più rari, interamente bianchi perché privi di strisce, e con gli occhi argentati.
Tra i grossi carnivori, la tigre è la specie a maggior rischio di estinzione. La frammentazione del suo habitat causa l’isolamento delle popolazioni. Il numero ridotto di individui di ciascuna popolazione costringe ad accoppiarsi tra consanguinei con conseguente diminuzione della variabilità. Le tigri sono anche pesantemente sottoposte al bracconaggio: le sue ossa sono ingredienti frequenti della medicina tradizionale cinese mentre pelli ed altre parti del corpo vengono rivendute dai trafficanti dall’India ai mercati cinesi.