La mummia con sarcofago è stata donata nel 1835 all’Università di Padova da Giuseppe Acerbi – già Console Generale d’Austria in Egitto. Il sarcofago è in legno di cipresso e l’iscrizione geroglifica lo attribuisce a Baankh, amministratore del tempio di Heka a Eliopoli. Fu sicuramente un personaggio importante: lo si può dedurre dal ricco corredo e dalla mummificazione di ottimo livello.
La mummia è quasi completamente sbendata ed è stata preparata in posizione supina con gli arti superiori flessi ad incrociarsi sul torace; i palmi delle mani sono rivolti verso il basso e gli arti inferiori sono distesi. Nel giugno 2012, la mummia e gli altri reperti egizi mummificati del museo sono stati sottoposti a un esame di tomografia computerizzata presso la sezione di Radiologia del Dipartimento di Medicina dell’Università di Padova. La CT ha permesso soprattutto di comprendere quali siano state le cause della morte dell’individuo: ed è stata una morte violenta. Grazie a una collaborazione con la Polizia di Stato, proprio come un “cold case”, le ferite sul corpo indicano che Baankh fu aggredito e probabilmente ucciso.