Il narvalo è un cetaceo affine al beluga che vive nel Mare Artico. Ha un capo molto arrotondato con uno sviluppato melone (un organo adiposo al centro della fronte); la mancanza di una vera e propria pinna dorsale gli consente di nuotare facilmente sotto il pelo del ghiaccio. Nella mascella possiede solo una coppia di denti, i canini superiori: nel maschio il sinistro fuoriesce dalla bocca e si allunga in avanti a spirale andando a sporgere per oltre la metà della lunghezza del corpo.
I denti di narvalo venivano commercializzati in Europa dai vichinghi già nel medioevo e sono stati a lungo avvolti nella leggenda, perché creduti il corno frontale dei mitici unicorni. A loro si attribuiva valore magico e taumaturgico, ritenendo che potessero proteggere dai veleni. A fine ’600 ormai la loro vera natura era nota, ma rimanevano comunque ambiti da principi e scienziati per la loro bellezza. Così anche Antonio Vallisneri annovera con orgoglio uno di questi denti nella sua collezione.