Le appendicolarie sono dei piccoli organismi acquatici che si lasciano trasportare dalle correnti. Appartengono ai Cordati, un gruppo di animali che comprende anche noi vertebrati. Si nutrono di particelle organiche che filtrano dall’acqua marina attraverso una struttura, chiamata “nicchio” da loro prodotta. I nicchi, grandi una decina di volte il corpo dell’animale, hanno filtri d’ingresso attraverso cui entra l’acqua contenente le particelle alimentari. Se i filtri si intasano, l’appendicolaria fuoriesce dal nicchio e ne costruisce uno nuovo. I nicchi abbandonati cadono sul fondale portando con sé una grande quantità di materia organica, contribuendo in questo modo al ciclo marino del carbonio. La specie qui rappresentata, Oikopleura dioica, vive nella maggior parte delle acque superficiali ed è diventata un “organismo modello” negli studi di biologia dello sviluppo. Poiché il suo corpo ovoidale non raggiunge il millimetro di lunghezza (e la coda è appena quattro volte tanto), si è scelto di non esporre un esemplare vero ma un modello ingrandito. Questo è solo uno dei meravigliosi modelli di invertebrati appositamente creati per il nostro museo.