Le ammoniti sono un antico gruppo di molluschi cefalopodi, comparso nel Devoniano Inferiore (circa 415 milioni di anni fa) ed estintosi alla fine del Cretaceo (circa 66 milioni di anni fa). Sono tra i fossili più comuni delle rocce sedimentarie, e nel Giurassico così abbondanti da dare il nome ad una formazione rocciosa, il Rosso Ammonitico Veronese. In museo, infatti, sono esposte moltissime ammoniti provenienti da siti sia italiani che stranieri, molte delle quali di grandi dimensioni, con un diametro di oltre 30 cm. Questi molluschi erano apparentemente simili all’attuale Nautilus: avevano una conchiglia esterna, spesso avvolta a spirale, con un diametro di dimensioni variabili da pochi centimetri a oltre un metro. La conchiglia era divisa internamente in camere, l’ultima delle quali, la più grande, veniva occupata dall’animale. Le ammoniti sono considerate degli ottimi fossili guida e sono utilizzate per la datazione relativa e la correlazione delle rocce che le contengono. Esse, infatti, hanno avuto una rapida evoluzione, con variazioni anche particolari nella morfologia della conchiglia, ampia diffusione nei mari tutto il mondo, ed erano abbondantissime.