Lettura inedita di un delitto irrisolto del Rinascimento

Mercoledì 10 dicembre alle ore 17 è in programma un incontro con l’esperta Elisabetta Mori, archivista storica. L’evento prevede una presentazione in Auditorium, introdotta dalla conservatrice del patrimonio storico di Ateneo Chiara Marin, e un approfondimento in Museo sugli affreschi di Palazzo Cavalli.

L’incontro è dedicato a Vittoria Accoramboni, protagonista di una vicenda molto conosciuta, accaduta agli sgoccioli del sedicesimo secolo tra Roma, Padova e Venezia. Al centro della storia ci sono un potente principe romano, Paolo Giordano Orsini, duca di Bracciano, e Vittoria Accoramboni, una donna bellissima, di famiglia tanto ambiziosa quanto modesta, di cui il duca si innamorò pazzamente e che decise di sposare ad ogni costo. La donna però era già sposata, e il marito di lei, Francesco Peretti, era nipote di un cardinale che di lì a poco sarebbe diventato papa con il nome di Sisto V. La vicenda è disseminata di morti ammazzati, il primo dei quali è il marito di Vittoria, e l’ultima proprio lei. L’esperta presenta i documenti recentemente emersi dall’archivio Orsini, fondamentali per rileggere l’intera vicenda. Gli indizi contenuti in queste carte suggeriscono infatti che gli accusati ufficiali dei delitti siano forse innocenti e che, dietro la sequenza di omicidi, agiscano due potenti cardinali, molto abili nel manipolare accuse e reputazioni rimanendo sempre nell’ombra.

È una storia che ci trasporta in un tempo lontano ma, per certi versi, molto simile al nostro, in cui la migliore arma per annientare l’avversario è quella di denigrarlo e distruggerne l’immagine agli occhi del mondo.

La partecipazione è gratuita e non comprende la visita completa del Museo. Per partecipare, bisogna effettuare la prenotazione online.

Elisabetta Mori è archivista storica. Dopo la laurea in Filosofia ha collaborato con le cattedre di Filosofia Morale e di Storia del Teatro e dello Spettacolo dell’Università di Roma La Sapienza. Dal 1981 al 2015 ha lavorato presso l’Archivio Storico Capitolino, dove come responsabile degli Archivi preunitari si è occupata del riordinamento, inventariazione e valorizzazione dei complessi documentari di antiche famiglie romane. Ha curato mostre e pubblicazioni sullo spettacolo romano nel Settecento, su Beatrice Cenci e sugli archivi di famiglie e si è occupata del riordinamento e inventariazione generale dell’Archivio Orsini. È socia dell’Accademia Etrusca di Cortona, della Società Romana di Storia Patria e del Circolo dei Romanisti. Ha svolto attività di docenza presso la Scuola di Archivistica, paleografia e diplomatica dell’Archivio di Stato di Roma e presso il Corso Alta Formazione Archivistica Contemporanea dell’Archivio Centrale dello Stato. Attraverso l’analisi rigorosa delle fonti documentarie, da tempo si dedica a ricostruire su fonti autentiche le vicende di personaggi del Rinascimento italiano che la storiografia tradizionale aveva romanzato e artefatto, come Isabella de’ Medici (L’onore perduto di Isabella de’ Medici, Garzanti 2011; Lettere di Isabella de’ Medici e Paolo Giordano Orsini, Gangemi 2019). Attualmente sta curando la pubblicazione del suo nuovo libro su Vittoria Accoramboni.

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