L’appuntamento con Giovanni Serafini, primo “incontro con l’esperto” dell’autunno, unisce un momento di approfondimento in Auditorium alla visita di alcune sale del Museo, per conoscere meglio i rettili marini del Giurassico veneto. Durante l’incontro, introdotto dalla conservatrice delle collezioni di geologia e paleontologia del Museo Mariagabriella Fornasiero, è possibile vedere dal vivo un resto fossile di Metriorhynchidae che normalmente non fa parte del percorso espositivo, oltre alla sala dedicata all’Era dei rettili.

Fin dal XVIII secolo, resti scheletrici fossilizzati sono stati rinvenuti nelle rocce del Rosso Ammonitico Veronese in più parti del Veneto, spesso durante attività estrattive. Questa formazione, risalente al periodo Giurassico e depositatasi in mare aperto, ha rivelato negli anni la presenza dei più iconici rettili marini dell’Era in cui i dinosauri popolavano la terraferma: ittiosauri, pliosauri e coccodrilli marini sono infatti stati descritti come i predatori ai vertici più alti di questo antico ecosistema. Grazie all’incontro diretto con i reperti conservati presso il Museo, la conferenza guida lo spettatore alla scoperta di questi grandi predatori, a partire dalla loro scoperta fino ai più moderni studi scientifici sulla loro bizzarra anatomia, feroce ruolo ecologico e modalità di fossilizzazione.

Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria. 

Giovanni Serafini ha compiuto il suo percorso di studi presso l’Università di Modena e Reggio Emilia in Scienze naturali (laurea triennale) e in Biologia sperimentale (laurea magistrale), mantenendo sempre stretti rapporti di formazione e collaborazione con l’Università di Padova, di Firenze e con il Museo di Storia Naturale di Stoccarda. Nella primavera del 2024 ha ottenuto il titolo di dottore di ricerca dopo il conseguimento di un progetto di dottorato incentrato sui rettili marini del Mesozoico.

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