Abbiamo iniziato ad abbattere foreste, per farne campi e pascoli, modificando il paesaggio; abbiamo smesso di essere nomadi, costruendo villaggi e poi città dove ha preso forma la nostra società, anche in certi suoi aspetti che sembrerebbe difficile collegare alla preistoria. Ma è così: se oggi in Europa molti digeriscono il latte, se abbiamo la pelle chiara e parliamo lingue che si somigliano, è grazie alle migrazioni neolitiche.
Una rivoluzione iniziata diecimila anni fa
L’appuntamento della rassegna Racconti della natura, in programma martedì 3 giugno alle ore 18, è dedicato a L’alba della storia. Una rivoluzione iniziata diecimila anni fa (Editori Laterza) di Guido Barbujani. Un libro che ci riporta alle origini della nostra civiltà, quando l’umanità ha iniziato a coltivare i campi, ad allevare animali e a cambiare per sempre il proprio destino.
Attraverso l’esame di scoperte genetiche, scavi archeologici e casi emblematici, Guido Barbujani esplora il periodo della rivoluzione neolitica, un momento cruciale in cui biologia e cultura hanno iniziato a interagire profondamente, generando trasformazioni nell’ambiente, nella fisiologia umana e nelle strutture sociali. È in questa fase che le comunità umane hanno abbandonato il nomadismo, dato origine ai primi insediamenti stabili, modificato il paesaggio attraverso l’agricoltura e l’allevamento, e avviato processi migratori e di mescolanza genetica che influenzano ancora oggi la popolazione mondiale. Dal cambiamento nelle abitudini alimentari alla diffusione delle lingue, fino alle prime forme di selezione genetica, il volume offre strumenti per comprendere l’evoluzione della specie umana e interpretare in modo più consapevole le trasformazioni contemporanee.
L’evento è gratuito, si svolge in Auditorium e non comprende la visita del Museo. È richiesta la prenotazione online.
L’alba della storia è disponibile presso il bookshop a partire dal 3 giugno. Al termine dell’evento è previsto un breve firmacopie.
Iscrizioni
|