Noto soprattutto per la sua capacità di cambiare velocemente colore, il camaleonte presenta in realtà una miriade di altre particolarità che ne fanno un animale davvero speciale. È in grado di muovere gli occhi in modo indipendente, mettendo a fuoco contemporaneamente due oggetti in posizioni diverse; ha una lingua molto lunga e appiccicosa, che fa scattare con estrema velocità e precisione sulla preda; le sue zampe hanno due dita opponibili per consentire una salda presa ai rami; la lunga coda è prensile e può arrotolarsi a spirale: può essere usata per afferrare oggetti e bilanciare il peso del corpo.
Questo animale non poteva non attrarre la curiosità di Antonio Vallisneri sr, medico e naturalista vissuto a cavallo tra il ‘600 e il ‘700, le cui collezioni sono state il nucleo fondante del nostro museo. Vallisneri allevò diversi esemplari di camaleonte e, studiandoli, scoprì che la loro pelle presenta “una quantità innumerevole di solchi e pieghe” in cui viene incanalata l’aria proveniente dai polmoni. È questa peculiarità che consente al camaleonte di cambiare velocemente colore.